Sono un architetto sensibile alla dimensione etica ed umana del vivere.
Lo Spazio, i Luoghi, la Casa, i Gesti, i Colori, le proporzioni, gli oggetti, sono per me un prendersi cura, un cogliere tra le righe per tentare di afferrare ciò che comunicano, occasione per rinnovare attenzione dove non si DA' attenzione.
Troppo spesso l'abitare, in tutte le sue accezioni, viene trattato in modo sommario, superficiale; la casa, al contrario, ha un SENSO elevato che va oltre il possesso, oltre la fretta con cui la si vive, oltre la materialità e l'apparenza delle cose.
E' questa l'idea che mi guida nel mio lavoro e che mi rende disponibile all'ASCOLTO, senza clichè, ripetizioni, copie o luoghi comuni.
L@W.lightweb è un tappeto volante che riproduce il mondo delle forme organiche, insolitamente animate e curiosamente danzanti. La sua natura camaleontica permette una sorprendente capacità di adattamento, fungendo indifferentemente come elemento di decoro o come agente di rottura dello spazio, soprattutto alla presenza di volumi considerevoli. Si aggiunge a questa qualità, una notevole versatilità d’uso, garantita proprio dal sistema costruttivo. Il progetto prevede una distinzione tra l’elemento diffusore, rappresentato dalla vela sottostante, e la sorgente luminosa, costituita dal globo in vetro, collegati tra loro da semplici aste rigide. Questa separazione ammette l’utilizzo della vela come nuova "pelle" per apparecchi illuminanti esistenti, in particolare modo spot e faretti. Infine, l’evoluzione plastica della vela, fattore caratterizzante, è definita dal posizionamento dei cavi tensori, che, al pari di quattro forti mani, esercitano la necessaria pressione per ottenere linee fluide e sinuose.
E’ un impianto a bassa tensione, con trasformatore 12V da 150 watt. Le tessere che compongono il diffusore sono in metacrilato 45*45*4mm., disponibile in diverse varianti di colore. I cavi che permettono il fissaggio sono in acciaio rivestito in teflon, muniti di riceventi e di tenditori con testa snodabile. Il globo che contiene una lampadina alogena bispina, è in vetro temprato satinato bianco, mentre le aste rigide sono in acciaio. Si aggiungono all’apparecchio illuminante quattro attacchi telescopici a soffitto dotati di tenditore, per ridurre la lunghezza dei cavi qualora debba risultare di disturbo visivo.
concorso
LA PIAZZA ITALIANA
anno 2007 - PIRCHER
Progettazione di prodotti per l’arredo urbano che impieghino prevalentemente il calcestruzzo come materiale principale
ALBICI è un ALbero stilizzato in calcestruzzo con anima di rinforzo in ferro, pensato per posteggiare ed assicurare la BICIcletta contro il furto.
Il suo utilizzo è semplice : al ramo più basso, posizionato ad un’altezza di cm. 45, si appoggia il pedale di una bicicletta, al secondo ramo, sul lato opposto e ad un’altezza di cm. 92 da terra, si inserisce il manubrio della seconda bicicletta, infine al tronco si legano entrambe con una comune catena con lucchetto.
L’altezza e l’inclinazione possono essere modificate con l’ausilio di una prolunga, nel primo caso, e di un sistema di ancoraggio a terra con angoli variabili nel secondo. Infine, il calcestruzzo con cui è realizzato, permette una finitura ruvida come la corteccia , e a seguito di esposizione alle intemperie, anche l’ aspetto simile ad un vecchio albero rivestito dal muschio.
La sua forma, dall’evidente aspetto vegetale, si pone intenzionalmente in contrasto con i più diffusi sistemi di bloccaggio per biciclette, si pensi ad esempio ai tradizionali tubi in metallo che ostacolano e abbruttiscono le nostre città.
ALBICI diventa cosî una piacevole presenza estetica anche quando non dimostra la sua funzione.
yDO è stato pensato in acciaio : finitura satinata per il supporto che permette il fissaggio al muro e per il puntale che consente la presa, mentre finitura lucida per l’asta a forma di Y. Tuttavia per la sua vocazione al gioco può essere interpretato anche con l’uso di polimeri colorati.
Può sorreggere oggetti di moderato peso, ad esempio dei cd infilati all’asta sporgente, delle borse, asciugamani, cappelli; se accostiamo due yDO perfino dei giornali, la corrispondenza, delle fotografie, oppure ogni altro oggetto che abbia bisogno di essere appeso.
Quando yDO si apre, con una semplice rotazione manuale, è pronto al compito per il quale è stato progettato : sostenere.
yDO è un gancio per appendere dalla geometria elementare.
Nella posizione chiusa, aderente al muro, sembra un oggetto bidimensionale, un elemento decorativo capace di creare composizioni, forme, figure. La sua funzione è ancora silenziosa.
MYCHO vuole essere un cioccolatino che stimola la fantasia di ciascun goloso. La forma, che ricorda un piccolo cucchiaio, una paletta oppure un dito furtivo, si propone non solo come fine, ma soprattutto come mezzo per raggiungere piaceri inaspettati, per osare infinite combinazioni di sapori, semplicemente ampliare i confini del gusto.
E’ anche una forma informale capace di tentare : è goffa, non ha una posizione privilegiata, cade e si posiziona come meglio le riesce, non si regge in piedi da sola, non è primadonna, ha bisogno di essere contenuta e di compagnia, come in una ciotola di arachidi o di patatine.
MYCHO è principalmente cioccolato fondente, ma anche al latte, bianco, gianduia; il gusto, si ribadisce, è tutto da costruire, gli abbinamenti da sperimentare. Il gioco è assicurato. Il piacere pure.